Fontanile, da "Fontanili" o "Fontanilis", "Terra ricca di sorgive" è il suo stesso nome ad indicarci la caratteristica principe del territorio, un tempo ricco più di oggi di acque sorgive che alimentavano il Rio Cervino e che formavano addirittura un lago nella Valle del Robiano, oltre che delle zone paludose.
Il nucleo abitativo ha origine intorno al IV-V secolo d.C., quando le invasioni barbariche costrinsero le popolazioni del fondo valle a trasferirsi in luoghi più elevati e meglio difendibili. Venne poco dopo il tempo dei Saraceni: tutto il territorio dell'Basso Monferrato divenne teatro di terribili scorribande e distruzioni contro cui poco potè la Rocca fortificata che i Fontanilesi costruirono tra n IX e X secolo - periodo cui risale anche il primo riferimento storico del paese - in funzione strettamente difensiva.
Nel 1532 Fontanile ebbe "Statuti" propri approvati dal marchese Gian Giorgio del Monferrato, che sostituirono la legislazione del 1337, adattandosi alla realtà politica dell'epoca e riconoscendo, in pratica, la crescita autonoma della Comunità di Mantova.
Nell'anno 1557 il Senato di Casale viene trasferito da Acqui a Fontanile e vi rimane fino al 1559, anno in cui ritorna a Casale. Nello stesso anno viene istituito il mercato settimanale, uno dei primi mercati del Monferrato. Nell'anno 1686 i Gonzaga elevano a marchesato il feudo di Fontanile e lo cedono ai marchesi Bevilacqua. Risale allo stesso periodo una guerra fratricida che coinvolse quasi tutte le famiglie fontanilesi e terminò con l'incendio di numeroso abitazioni, lasciando sul terreno dello scontro circa cinquanta morti e parecchi feriti.
Anche la peste del 1630-31 non risparmiò il territorio di Fontanile. Morirono circa 150 persone. Nel 1673 il feudo di Fontanile viene ceduto a Nicola Fai Marchese di Bruno e conte di Carentino.
Fontanile risulta oggi, come nei tempi antichi, un luogo la cui attività lavorativa è rivolta all'agricoltura e, in particolare, alla coltivazione della vite. A differenza del passato dove si coltivavano solo due tipi di vitigni (Malvasia e Nebiolo), ormai scomparsi in questa zona, oggi sono presenti diverse qualità (Barbera, Dolcetto, Cortese, Moscato d'Asti e Brachetto d'Acqui).
Fontanile disponeva anticamente di due cinta murarie. La prima, a protezione degli "Airali", si sviluppava a forma di rettangolo allungato. Delle mura è ancora visibile la Torre degli Ansaldi. La seconda cinta muraria, a protezione de "La Villa", era delimitata da due porte: la Porta Maestra e la Porta Ottoniana (ambedue risalenti al X secolo), ancora oggi visibili percorrendo via Roma.